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A chi so che mi legge abitualmente e a chi capiti per caso d'intrufolarsi tra queste righe... prego, accomodatevi, è un piacere saperlo e un eventuale commento sarà immensamente gradito.

martedì 17 settembre 2013

IL PREQUEL DI SEX AND THE CITY…THE CARRIE DIARIES!




Non so se qualcuno fra voi ha seguito le vicende di Carrie Bradshaw, e le sue tre inseparabili amiche, con la serie televisiva e il film, che, tranne per qualche eccesso, mi hanno divertita tanto, ma se l’avete fatto che ne pensate  della decisione di un prequel?
Siamo abituate a vedere i sequel, il più delle volte deludenti, tranne alcune eccezioni, ma che ci attraggono nella speranza di divertirci, piangere e prendere le parti del nostro personaggio preferito della prima versione.      Ora ci vogliono attrarre con la protagonista principale al suo arrivo, a 16 anni ( che negli USA corrispondono ai nostri 18, cioè agli anni della maggiore età e relativa responsabilità legale), a New York,  a Manhattan, e vivere con lei tutte le esperienze che l’hanno trasformata in Carrie Bradshaw, giornalista della rubrica sul sesso e sul rapporto di coppia…ma, temo una delusione, anche se l’interpretazione della giovane attrice, Anna Sophia Robb, è stata lodata negli States, al contrario del resto del telefilm che è stato molto criticato. Saremo pronte a passare dai problemi di una donna adulta a quelli adolescenziali, per di più negli anni Ottanta???


lunedì 9 settembre 2013

NON PER TUTTI, MA CERTAMENTE INSOLITO E QUINDI ALLETTANTE PER ALCUNI.


Ho scoperto che, per chi proprio lo desiderasse e, come dire, fosse stanco della nostra epoca, dei nostri usi e costumi, c’è la possibilità di sperimentare la vita quotidiana di altri periodi storici. Certo, lo so, le cene medievali, con abiti, musiche e cibi, non sono più una novità, così come le ricostruzioni storiche o i soggiorni in lussuosi castelli settecenteschi, ma questa opzione va ben oltre. Si può sperimentare la vita dei Flinstones, ve li rammentate, no? Fred e Wilma, con Barnie e Betty, oltre  agli animali preistorici variamente impiegati? Bene, in Val di Ledro si può soggiornare in un villaggio di palafitte, dichiarato patrimonio dell’Unesco, sul lago di Molina, in Trentino, e godersi la vita dell’età della pietra.


Ora, io comprendo i desideri più vari che l’essere umano possa manifestare, ma lottare per la sopravvivenza per sfizio, per il gusto di dire io l’ho provato, quando, al mondo, milioni di persone realmente non riescono a sfamarsi e ad assicurarsi un futuro…no, non mi piace, e non solo per la prova in sé, è che mi pare poco etico e rispettoso. Che ne dite?

martedì 3 settembre 2013

Venezia, le scarpe con il tacco e i suoi celebri “calegheri”.





Con i tacchi non si può camminare ovunque, tutte coloro che li amano lo sanno: i sanpietrini sono il nemico numero uno dello stiletto che, con abilità a noi stesse ignota, riusciamo ad incastrare tra un quadrotto di porfido e l’altro o, come nella mia città, tra i ciottoli di fiume impiegati sin dall’antichità per il selciato delle strade. Se va bene, devi solo fermarti a disincagliare il tacco, sperando non si rovini, in caso contrario resti con il piede nudo e, saltellando sull’altro tacco, torni indietro a recuperare la calzatura perduta, che nessun principe azzurro ti riporterebbe mai. Una delle città meno idonee alle passeggiate con i tacchi alti è Venezia, quella meraviglia che da circa sette secoli è la culla della calzoleria di alto livello. La sua conformazione, con calle, scale e ponticelli, è nemica dichiarata di ogni gamba svettante su un tacco superiore ai 5/6 centimetri. Proprio a Venezia però furono inventate le “cioppine” per le nobildonne del Rinascimento, strutture, perché di calzature non è proprio possibile parlare, sino al metro sulle quali l’incedere non doveva risultare facile e spedito… certo in caso di acqua alta… Girovagando per le calli si possono riconoscere i simboli su pietra che le confraternite dei calegheri lasciavano sui muri a testimonianza del proprio lavoro: un tesoro che ricorda il glorioso passato artigianale tramandatosi sino ai giorni nostri visto che il marchio Louis Vuitton ha aperto la sua 19° maison al mondo proprio nella Serenissima e ha lo stabilimento a Fiesso d’artico.


domenica 25 agosto 2013

LA FREEDOM TOWER… a NY ovviamente!






Con i suoi 541,3 metri, che per gli americani sono 1.776 piedi e non è un numero casuale dato che ricorda l’anno dell’Indipendenza americana dalla madrepatria Inghilterra, è il terzo grattacielo più alto del mondo. Ma tutte le singolarità vengono meno perché ciò che conta è che sia stato fortemente voluto per sostituire le Twin Towers, distrutte nell’attentato dell’11 settembre 2001. Concordo con la scelta di non collocare la nuova torre sulle fondamenta delle due precedenti, le aree delle quali sono state preservate in memoria delle molte, troppe persone che vi hanno perso la vita, ma di affiancarla ai fasci di luce che di notte, in certe occasioni, ancora  ripropongono le sagome delle due gemelle. Grazie al progetto di Daniel Libeskind Ground zero si è riscattato, ma le ferite restano e nessuno può dimenticarle. Non vedevo l’ora di ammirarla in tutto il suo splendore! Mi è piaciuta!!! Ma c’è sempre un vuoto nello skyline di N.Y. che nulla potrà colmare!

sabato 24 agosto 2013

AL MARE CON AMICHE


Ti riporta un po’all’adolescenza… anche senza fare follie, tutt’al più ti dai allo shopping, senza dubbio con più denaro a disposizione rispetto a quando eri una teenager!!! E già questo!!! Gli interessi in comune, l’arte, la visita di musei e chiese antiche, le fotografie di deliziosi angoli e di particolari inusitati, il piacere condiviso del tempo trascorso a un tavolino di un bar a guardare i passanti, chiacchierando di mille argomenti senza un vero nesso logico, ma lasciando correre la fantasia e l’ispirazione del momento…ecco questi sono gli ingredienti per fare di 5/6 giorni con le amiche un momento speciale! Se poi la meta è il corso del Brenta, per ammirare antiche ville,



 e Venezia…



 (isolette comprese,


 come pure il suo celebre lido e i caffè storici!)che posso aggiungere???!!!
la prima settimana di agosto è stata splendida!!! Da ripetersi!!!

mercoledì 31 luglio 2013

ADORO LE TORTE SALATE!!!


Le mode, anche quelle culinarie, influenzano le nostre abitudini e a me piace quella del brunch domenicale, una commistione tra la prima colazione e il pranzo, domenicale perché si presume che di domenica si dorma più a lungo così da svegliarsi troppo tardi per un petit déjeuner come si deve e si preferisca gustarsi i dolci e i piatti salati con poca formalità, risolvendo così la questione pranzo.
Usanza propria del Nord America e delle Isole Britanniche, si sta diffondendo pure da noi, almeno da me.
Io non esagero preparando bacon, uova, frittelle e arrosti, ma mi accontento di qualche dolcetto e di 2 o 3 torte salate tra cui scegliere. Il bello è che le torte salate si possono preparare in anticipo, anzi fredde a me piacciono di più, soprattutto in estate, da servire anche durante un picnic, organizzato come alternativa alla solita domenica tra le mura domestiche, o in terrazza. Le ricette per le torte salate sono infinite, praticamente ci si può mettere di tutto, facili e golose. Io amo quella con le erbe aromatiche e il formaggio di capra, o con quello light per mantenere la linea, quella con i porri e lo speck, con ricotta e spinaci o con cipollotti ed Emmentaler.
Se poi, in pirottini dai colori delicati, si preparano veloci cupcakes…il lato godereccio di ognuno è appagato.
 Le foto allegate dei cupcakes sono tratte dal sito www.fancyflours.com e da cupcakesonline.com

lunedì 29 luglio 2013

Quei due cappelli di paglia…



Ieri pomeriggio, in Versilia, di fronte a un mare luccicante sotto il sole, assopita dalla canicola imperante, in un momento di pausa dal rilassamento assoluto, mentre me ne stavo distesa sul lettino ad abbronzarmi e a godermi la brezza marina, quando soffiava, mi sono messa a scrutare l’orizzonte e le file di ombrelloni, sotto i quali è sempre un brulichio di vite… Lo sguardo, a dire il vero un po’ appannato, ha colto scenette di ogni genere: l’immancabile rito della crema da spalmare che qualcuno spalma a qualcun altro, una signora che fuma una sigaretta ( Allarme! Ma non sa che l’accoppiata fumo-sole sono il peggio del peggio per la pelle!!!), due vicine di ombrellone ridere, chissà per cosa, un bambinetto fare i capricci, un neonato che se la dormiva a dispetto di tutto e un venditore di parei e salviettoni da mare che, con la scusa di mostrare la mercanzia, si riposava seduto su un lettino, speranzoso di vendere. Ho proseguito nel mio monitoraggio sino a due cappelli di paglia che spuntavano da due sedie a sdraio: non riuscivo a scorgere chi li indossasse, dalle mani, che intravvedevo, due donne ( e meno male data la vezzosità dei copricapo!) prese dalle confidenze, o forse solo ben educate, che non strillavano i fatti loro a tutta la spiaggia, come facevano i due corpulenti uomini russi dell’ombrellone vicino al mio. Un cappello denotava un gusto classico, elegante e romantico: tesa larga, ondulata e fiori rosa su un nastro,


 l’altro più sobrio, con una semplice fascia scura, quasi austero.


 La fantasia ha cercato di immaginare i volti che i cappelli proteggevano. Il primo mi ha indotto a pensare a una signora con la messa in piega recentissima, un tocco di rossetto rosa, in tinta con lo smalto che ho intravvisto, e un volto distinto, raffinato; l’altro a celare un viso più abbronzato, forse più segnato dalle rughe e comunque più massiccio, non bello ma interessante e rivelatore di una volontà di ferro. Chissà perché ho perso tempo in queste ipotesi? Ma che altro avevo da fare!
Mi sono sdraiata di nuovo ma, sentendo le due signore muoversi, una ventina di minuti dopo il mio farmi gli affari altrui, mi sono rimessa a sedere per vederle, quasi cambiasse qualcosa! Beh, che sorpresa! Sono risultate essere  l’esatto contrario di quello che avevo supposto! Va beh, i cappelli mi hanno fuorviato e ho attribuito all’una caratteristiche dell’altra… Rivestitesi, si sono scambiate il cappello che, chissà perché, si erano prestate. Ma, allora…

sabato 27 luglio 2013

Il nome è stato scelto…


George Alexander louis

Il Royal Baby ha un nome: George Alexander Louis. Per tutto il mondo sarà Sua Altezza Reale il Principe George di Cambridge.
 Solo tre i nomi attribuitigli, pochi rispetto alle consuetudini. I prescelti hanno tutti un forte legame con il passato, con la storia inglese e la famiglia reale, ovviamente. 
Il piccolo porta il nome del suo trisavolo, il padre della regina Elisabetta II, quello del quale si è tanto parlato per essere salito al trono dopo l’abdicazione (nel 1936) del fratello e legittimo erede Edoardo VIII.
 Alexander, il secondo nome, rimanda ad Alexandra, il secondo nome della regina Elisabetta.

           Infine, Louis: forse un omaggio a Lord Mountbatten, lo zio preferito di Carlo, ucciso dall'IRA nel 1979. Louis è anche l'ultimo nome del neo papà, il Principe William.

Una curiosità: quando salirà al trono come re del Regno Unito, potrebbe mantenere il nome, quindi essere Giorgio VII, o sceglierne un altro, a sua discrezione… per ora deve crescere e confidare che il nonno, Carlo ( che strano questo tono confidenziale!), oltre al padre, William, i due che lo precedono il linea di successione, si spiccino a svolgere il loro rispettivo ruolo di monarca, anche se, vista la longevità delle donne di casa Windsor…
George era il nome che più ci si attendeva e, nella forma inglese, a me piace, così come il secondo, mentre il terzo… va beh, se si tratta di un ricordo familiare…
Ora, anzi da venerdì scorso , la sua celebre nonna paterna se ne sta in vacanza, nella residenza estiva di Balmoral, mentre lui, il piccolo si casa, con la mamma, si è già trasferito in campagna, dai nonni materni, a Bucklebury, nel Berkshire: buone vacanze, principino!!!
 



giovedì 25 luglio 2013

Buono come il pane…non ce n’è!


Di sicuro non è l’alimento più consigliato per la dieta, che demonizza tutti i carboidrati, ma quando ho fame, quella vera, non dettata dalla gola per un dato cibo, è al pane che penso. La baguette alla francese resta il mio prediletto e l’adoro croccante, calda( è stato scientificamente provato che il pane caldo non faccia male, come credevano mia nonna e mia mamma!!!) e appena sfornata, come da tradizione. Si presta a soddisfare ogni mia voglia:bruschette con pomodoro fresco, aglio e sale, o con tonno, caprino e olive, o tonno, prezzemolo e cipolla ( su dai, non questioniamo sull’alito delle ore successive, tanto non c’è sempre lì l’amore della nostra vita da baciare tutto il tempo!!!) e, in alternanza, una sferzata verso il dolce, con burro ( un tempo, adesso glisso!) e marmellata! Ragazzi, non resisto…ma non ho alcun tipo di pane in casa, perciò il rischio è allontanato, puff!!!



mercoledì 24 luglio 2013

Il Royal Baby è nato!!!




Certo, non ha ancora un nome ma può fregiarsi, sin dal primo vagito, del “semplice” titolo di Sua Altezza Reale il principe di Cambridge e, come ogni comune mortale, dimesso dalla Lindo Wing del St. Mary’s hospital di Londra, se ne va con gli adoranti genitori nella sua casetta, che per il principino in questione è Kensington Palace, beato lui! Dopo le 24 ore previste dal protocollo, questo sì per tutte le neo-mamme della Gran Bretagna, non avendo avuto particolari problemi, Sua Altezza Reale la Duchessa di Cambridge, Kate Middleton, è uscita al fianco di William ( se ripeto anche tutti i titoli che gli spettano questo post diventa infinito!!!) truccata e ben sistemata, beh, la parrucchiera personale e una sua assistente personale l’hanno raggiunta perché si presentasse ai fotografi di tutto il mondo nel migliore dei modi, senza però risultare artefatta, sfoggiando ancora un bel pancino, che sparirà in men che non si dica.


 Mi è piaciuto che il papà sistemasse il piccolo nel suo seggiolino per poi mettersi personalmente alla guida dell’auto, affiancato da una guardia del corpo in abiti civili e Kate, dietro, a fianco dell’erede, come una qualsiasi mamma. 


L’emozione era sui loro volti, perciò auguri ai due neo genitori e al piccolino di casa!


P.S. Quando è nata mia figlia, il neo-papà ha esposto sulla porta di casa nostra un annuncio creato e ricamato da me, devo dire delizioso, mentre per Kate e William… beh, quello ufficiale davanti  a Buckingham Palace. Eccolo…

“Sua Altezza Reale la Duchessa di Cambridge ha partorito in sicurezza suo figlio alle 4:24 pm. Il bambino pesa 8 libbre e 6 once.
“Il duca di Cambridge era presente alla nascita.
“La Regina, il Duca di Edimburgo, il Principe di Galles, la Duchessa di Cornovaglia, il principe Harry e i membri di entrambe le famiglie sono stati informati e sono felici della notizia.
“Sua Altezza Reale e il suo bambino stanno entrambi bene e rimarranno in ospedale per la notte.”




TRE VALIGIE DA PREPARARE


Avendo tre mete, una in successione all’altra, a distanza di un dì tra il rientro da una e la partenza per la successiva, avrò il mio bel da fare per vagliare, opzionare e scegliere quel che è necessario portare e quel che desidero avere con me in ognuna delle tre occasioni. Costumi: quanti? I nuovi, sempre, ma poi nelle foto avrò sempre i medesimi, quindi una cernita e relativa suddivisione vanno compiute. Santa pace, già una difficoltà! Il copricostume nuovo di zecca può andare bene anche per raggiungere le spiagge negli States, quindi… Tre o quattro abitini per il giorno saranno indispensabili per tutte e tre le mete, però la terza, a Madrid, sarà più breve, ma è pur vero  che me l’hanno descritta caldissima, per cui due cambi al dì sono da preventivare, Quelli per la sera, almeno questi, tutti diversi per ogni meta, con relativa foto a testimoniarmi nel tempo che abiti adorabili portavo. Poi sandali, ciabattine, bigiotteria e un paio di borse, oltre al cappello di paglia.
Certo che il tutto in un trolley?
Oh cielo, come fare?
Aiutoooooo…
…si accettano consigli!!!

Per ora so soltanto che partirò con un trolley ...




...strabordante!!!

martedì 23 luglio 2013

ZEPPE? ZEPPE, ZEPPE!!!


Non piacciono a tutte, ma tutte le giudicano comode e lo sono!
Personalmente le adoro per due motivi: porti i tacchi, comodamente, senza timore di incastrarti lo stiletto e ottieni un piede particolarmente piccolo. Non amo quelle con un plateau molto alto perché la loro estetica mi pare compromessa e perché impediscono la percezione del terreno sul quale si cammina, ma per il resto mi piacciono “un sacco”.
Quest’anno me ne sono comprata tre paia, che sono andate ad aggiungersi a quello della scorsa estate…direi che mi possano bastare.
Un paio sono rosse: vederle ai miei piedi e su una rivista mi ha inorgoglita, anche perché il loro costo è stato modico e non te lo aspetti se vengono immortalate su quelle pagine patinate, no?!




A tutte le zeppe victims…buona estate!